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Tutti giu’ per terra!!!
Cosa sarà che ci spinge a rischiare più del lecito incoscientemente?
E’ una domanda che di solito ci poniamo troppo tardi, quando ormai il patatrakkete è fatto, è la domanda che mi sono fatto io dopo essere caduto….e abbastanza rovinosamente.
Bè in un mese di ripensamenti non sono riuscito a trovare una spiegazione che mantenga i piedi a terra, forse perché la mia testa è tra le nuvole, forse perche’ sono troppo ignorante, forse perche’ me la nascondo e ci giro in torno fingendo di non vederla.
Mah penso che non sia un problema solo mio, sarà quel desiderio di seguire il proprio istinto, il proprio destino, la propria vita.
Comunque sia ve lo voglio raccontare, vi voglio rendere partecipi delle cose che mi sono rimaste impresse, piccoli fotogrammi rimasti nella mia mente, cose che potevano far presagire ciò che è accaduto, o solo cazzate come le volete interpretare.
Nel frattenpo il mio migliore amico viene centrato in pieno da un dementello che viaggia contromano, le sue fratture sono multiple, e per di più neanche tanto normali, sale insieme all’adrenalina la paura.
La partenza:
Mi alzo già fulminato per la voglia di essere già li, li in pista a osare quello che in strada non si può, ma devo spengere i miei fuochi, piove!
Piove ed io ho una voglia regressa che mi stravolge il sistema ormonale, sono preoccupato non vorrei perdere la caparra della prenotazione, telefono agli interessati;tutto ok è rimandata, fiuuu per un pelo ma come farò a resistere un altro mese?
Si un altro mese, mah …..nei soliti giri mi tengo, mordo il freno ma la voglia che arriva non fa altro che trovare un ingorgo nella mia mente, ho tanta di quella adrenalina addosso che potrei infiascarla come una buona annata di Chianti.
Un mese è passato è il fatidico giorno, mi sveglio e stranamente non sono troppo caricato, anzi mi sento abbastanza sgonfio……
Mi vesto metto in moto controllo di aver preso tutto, parto…..faccio venti metri e mi cade l’occhio sul serbatoietto del freno anteriore…miiiiinkia è quasi vuoto!!!
Torno indietro lo riempo, controllo che non ci siano perdite e che le pastiglie siano ok, in effetti non sono nuovissime ma un turno ce lo faccio, le sostituirò in pista.
Si parte siamo quattro ma altri amici ci aspettano in circuito, in autostrada già sento odore di pista e da quello che mi a detto chi mi seguva in tre o quattro curve o lasciato una bella strisciata di gomma sull’asfalto, in effetti io non ho sentito granche ma forse ero già con la testa dove volevo essere un mese prima.
Ci uniamo agli amici e inizia il turno, il primo turno dopo tre mesi, la pista non è ancora gommata daltronde sono solo le 9 e 30, -mah-penso-mi rifarò nei due turni restanti- ma la pista mi sta tirando stò girando senza troppo sforzo sul tempo che di solito ho riscontrato il mio migliore, ma sento che la moto non è a posto per questo circuito.
Ci fermano…..mannaggia è caduto un ragazzo, spiace per lui ma tra un po’ si riparte.
Nella corsia box avverto un amico, -quando torniamo devo ammorbidire un po’ il posteriore- anche se le gomme che montavo erano consumate perfettamente sento che la moto dietro non assorbe bene i piccoli avvallamenti che ci sono in una curva.
Ma è troppo tardi, di li a due giri in quell’ avvallamento che tradi’ a sua volta Valentino Rossi nel giro di ricognizione, la moto perde di aderenza al posteriore, io stupido invece di tenere spalancato per limitare i danni nella caduta, ho levato gass………e la moto ha ripreso aderenza in un attimo scaraventandomi per aria come una briciola di pane, nel volo ho chiuso gli occhi, nel buio non mi sembrava mai di arrivare a terra, un attimo durato una vita, poi all’improvviso la botta, di schiena, apro gli occhi, sto andando verso il centro pista, la cosa non mi gusta affatto e quindi mentre scivolo cerco di buttarmi su un fianco per rotolare verso l’esterno, ci riesco, mi fermo, sono nel prato rivolto verso il cielo non respiro, ho un dolore forte alla schiena ed alle costole basse, il mio primo pensiero è andato alle mie gambe, e adesso cosa succederà?
Oddio no! fa che sia un sogno, un brutto sogno, poi cerco di alzarmi e con la forza presa non so dove ricomincio a respirare sento che le gambe sono a posto, allora i pensieri seri svaniscono il dolore forte rimane ma……mi preoccupo per la tuta,- me la taglieranno-penso, quindi mi faccio aiutare da un commissario a toglierla fingendo di stare bene, ma una volta tolta …giù per terra…..
Lastre contro lastre ore di attesa per un responso che mi impedira’ di li ad un mese di fare qualsiasi sforzo, e perfino per le prime settimane di stare in piedi tutto il giorno.
Inutile parlare della moto, lei ha ben poco, piuttosto io sono veramente ferito nell’animo.
Devo sicuramente ringraziare chi mi è stato vicino e mi ha aiutato per le cose che dovevo fare, in paticolare Tommaso e Matteo, due amici che non vorrei perdere per niente al mondo.


Ciauz Cincio.

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