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GP Italia SBK a Monza: Edwards attacca Bayliss
Il texano prova a ridurre ancora lo svantaggio
Il verdetto di Sugo sembra proprio inappellabile: anche quest’anno toccherà a Colin Edwards il ruolo di avversario numero uno di Troy Bayliss. E questa consacrazione arriva proprio al momento giusto, cioè allo scoccare della gara di Monza, dove questi due fuoriclasse furono protagonisti nel 2001 di un doppio duello al cardiopalma.
In entrambe le occasioni a spuntarla fu il pilota australiano della Ducati, che da lì spiccò il volo verso il suo primo titolo iridato. C’è da credere che quest’anno il texano della Honda voglia impedire questo e il morale alle stelle dopo il successo giapponese potrà fargli da valido sostegno.
Poca gloria dunque per gli altri? Dipende. All’ultima chiamata si trova Noriyuki Haga, che ormai si trova nella condizione di dover affrontare ogni gara come se fosse quella della vita. Il giapponese dell’Aprilia è un beniamino del pubblico di Monza ma su questa pista non è mai andato oltre un quinto posto. Ora non gli può bastare neanche un podio, deve vincere e la velocità della bicilindrica di Noale è senza dubbio un’arma appropriata, gomme permettendo.
Stesso discorso vale per Ben Bostrom, che di Monza non ha proprio un bel ricordo. D’altra parte la caduta al secondo giro 2001, con la spalla danneggiata tanto da dover essere operata a fine stagione, hanno finito per condizionare un campionato che senza quel doppio ritiro avrebbe potuto avere ben altro epilogo.
Il californiano viene dalla prova incolore di Sugo e quindi è obbligato a riscattarsi, come il fratello Eric, che la Kawasaki ha scelto come sostituto temporaneo dell’infortunato Izutsu.
Chi avrebbe buone chance per ben figurare è Ruben Xaus ma lo spagnolo deve fare i conti con la mano sinistra ferita in Giappone e le sue condizioni sono tutte da valutare.
Sulla pista meno guidata del mondiale potrebbero dire la loro anche Kawasaki (con Bostrom e Walker) e la Suzuki (con Lavilla). Proprio lo spagnolo fu quarto in gara 1 con la verdona mentre il suo compagno d’allora, Yanagawa, salì due volte sul terzo gradino. Un’occasione da non perdere per le quattro cilindri in un campionato sempre più difficile per le 750 plurifrazionate.
Quattro volte vincitore a Monza, prestazioni che hanno lasciato un ricordo indelebile, Pierfrancesco Chili tenta ancora una volta di apporre il suo marchio sulla gara. Quest’anno sarà un compito ancora più di improbo perché Frankie viene da una brutta frattura alla clavicola patita a Kyalami che lo ha costretto a saltare Sugo. Una forfait deciso anche per presentarsi al meglio per la corsa italiana, augurandoci tutti di vederlo ancora una volta mandare in delirio i fans della Ascari.
Sicuramente farà parte della compagnia anche Neil Hodgson. Il britannico, terza forza del mondiale, è in una condizione fisica e psicologica incredibile e il tracciato lombardo potrebbe lanciarlo ancora più in alto.
Nella Supersport ultima chiamata anche per Paolo Casoli. Dopo aver buttato al vento in questa stagione due vittorie (Australia e Giappone) non può più fallire per non compromettere definitivamente il campionato. Gasolio su questa pista ha vinto nel 2000 mentre lo scorso anno fu beffato dal compagno di squadra James Whitham. Facile indicarlo come favorito ma battere Stephane Chambon e soprattutto il Pitt versione 2002 non sarà per niente una passeggiata.

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