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Le pagelle di fine stagione

Rossi 10: il peggior piazzamento sono un paio di terzi posti, quando non vince lotta è cmq il protagonista. 9 vittorie, più una persa a tavolino. In più di un’occasione sembra giocare con gli avversari. Non si prende la lode per la telenovella del contratto. Ha fatto una scelta per l’anno prossimo dove metterà tutto in discussione

Giberanu 9: rilevazione dell’anno, unico vero contendente al titolo di rossi. Vince 4 gare, l’unico a battere in volata rossi, imprendibile sul bagnato. Ha la fortuna di avere tutta la squadra per lui, ma alla sua prima stagione con tutto il necessario per far bene… fa molto bene! L’anno prossimo con edwards in squadra e con la pressione addosso sarà più dura!

Biaggi 7: cambia moto, sale sull’agognata honda ma alla fine dei conti fa peggio che l’anno precedente. Sulla moto se ne possono dire di cotte e di crude, sicuramente qualcosa in meno aveva ma lui quando ha firmato il contratto lo sapeva benissimo di non essere ufficiale.

Capirossi 8,5: Unico a vincere una gara senza una honda sotto il sedere, ha fatto una scelta coraggiosa e ora si gode i frutti. Ha buttato via un paio di gare per suoi errori ( sud africa e jerez ), sfortunato in un paio di gp dove poteva vincere ( assen e brno ). Gran cuore come sempre ma anche una maggior costanza rispetto agli anni passati. L’anno prossimo potrebbe essere un occasione unica…

Hayden 8,5: Esordiente dell’’anno, ma soprattutto una crescita spaventosa durante tutta la stagione; timido e arrendevole nei primi gp, in lotta per le posizioni di rincalzo a metà stagione, in lotta per il podio nelle ultime gare, in lotta per la vittoria ( cadendo ) a valencia. Ha un controllo della derapata da urlo, deve migliorare sul bagnato. Potrebbe essere un gran brutto cliente per il futuro

Bayliss 8: Lotta come un leone, quando è in giornata regala spettacolo come nessun altro ( lo stesso rossi ha dichiarato che il pilota più divertente con cui combattere è bayliss ). Un po troppi alti e bassi e in genere una moto meno messa a punto di capirossi, l’anno prossimo con le piste conosciute potrebbe fare qualche scherzetto.

Ukawa 5: l’anno scorso battagliava con rossi e ha anche vinto una gara, quest’anno una delusione continua. Una honda ufficiale sprecata

Checa 6,5: migliore dei piloti yamaha, qualche buona gara ma mai protagonista. Letica con barros per dove intervenire sulla moto, senza un leader affonda anche lui

Melandri 6: sicuramente il più spettacolare dei piloti yamaha, unico a battaggliare in qualche gare con i big… peccato che quelle gare non le abbia mai finite! In alcune gare in crisi nera, lo continuo a ritenere acerbo per la motogp

Barros 5: doveva spaccare il mondo e invece si è subito fatto male e la sua stagione è stata un calvario. Sicuramente demotivato dopo i primi passi falsi, ma qual è il vero barros? Quello che batte rossi sulla stessa moto o questo qui??????

Tamada 7: esordiente assoluto, con gomme da sviluppare e poche piste conosciute. Due podi ( uno tolto dalla commissione gara ) e tanta grinta. Nuovo astro nascente giapponese?

Edwards 4,5: capisce che la moto non va e dopo poche gare tira i remi in barca per poi fare una gran gara a valencia ( quando ormai è della honda ). Gran pilota per carità ma anche un mercenario senza pudore.

Haga 4: dov’è finito?

Superpicci


Honda 9.5: la solita Honda. Adatta a tutti i circuiti, motore veloce su un ottimo telaio. Meriterebbe 10 se non ci fosse stato l’incidente di suzuka dove forse l’unico problema su una moto perfetta è stato pagato a caro prezzo. La casa dell’ala con la sua RC 211 V ha vinto 15 gare su 16, e quando non ha vinto ha comunque completato il podio. Un moto che chiunque vorrebbe guidare. Ha vinto sia la moto ufficiale sia quella clienti. Se a tutto ciò si aggiunge l’affidabilità degna della miglior granturismo, possiamo dare un solo giudizio: Perfetta.

Ducati 9: ha vinto un solo GP ma è stata l’unica vera anti-honda dell’anno e cogliere un podio nella gara d’esordio non è cosa da pochi. Se poi ci si aggiunge una vittoria al primo anno non si può non promuovere a pieni voti un progetto nato poco più di un anno fa. Certo qualche problema di gioventù è emerso durante l’anno con qualche ritiro e qualche gp dove la moto non è parsa al massimo della forma, ma ritengo che si possa scusare chi al primo anno si presenta con tali referenze. Il sorpasso di Capirex ai danni di Gibernau su una RC 211 ufficiale la dice lunga sulle potenzialità di una moto con un gran motore e una ciclistica da mettere a punto. Se a borgo Panigale sistemano anche quella sono dolori per tutti.
Piacevole sorpresa!

Yamaha 5,5: un solo podio in un anno non può bastare ad un colosso come la yamaha. Troppi piloti che sviluppano la moto e per giunta con metodi di lavoro completamente diversi. A Iwata non hanno trovato il bandolo della matassa durante tutto l’anno nonostante Barros l’inverno scorso cercava di spaventare tutti a suon di record. Segno che i test lasciano il tempo che trovano. Come scusante ha quella dei piloti non all’altezza dei rivali su Honda e ducati, ma per quest’anno la rimandiamo lo stesso sperando che l’arrivo di Rossi porti un po’ di manetta una direzione ben definita in cui lavorare. Il prossimo anno a Iwata non avranno più scuse. Rimandati al 2004. Delusione!

Aprilia 4: Ha ingaggiato un pilota di grido e con una grande potenzialità come Colin Edwards dopo aver messo alla porta senza troppi complimenti Regis Laconi; come se non bastasse ha rescisso il contratto con Dunlop che pareva la causa di tutti i mali della RS3. Dopo il primo GP in cui aveva mostrato un buon potenziale la casa veneta è ripiombata in una crisi che ha assunto connotati drammatici nelle ultime gare, tranne Valencia dove però aveva svolto molti test. Forse l’elettronica installata a bordo è ad un livello troppo esasperato e non aiuta a risolvere i problemi di ciclistica. In più la configurazione 3 cilindri del motore non sembra affatto la più felice, soprattutto considerando che in motogp servono cavalli e tanti! Per tirarli fuori non possono basta una sofisticazione da Formula 1; il vantaggio del 3 cilindri dovrebbe essere nel peso, ma anche qui la nera di Noale difetta risultando addirittura più pesante della 5 cilindri honda. In ben due anni le cure dimagranti non hanno avuto effetto e quanto è stata capace di fare la Ducati al primo anno porterebbe ad un giudizio ben più negativo.
Gambero!

Suzuki e Kawasaki 3: le due case hanno unito le sinergie a quanto pare anche per le brutte figure. Addirittura la suzuki sembra notevolmente peggiorata rispetto allo scorso anno in cui non appariva certo come un fulmine di guerra, ma almeno qualche puntata nei primi 10 la faceva. Quest’anno le due squadre erano destinate sempre a chiudere lo schieramento e spesso hanno dovuto vedersela con Proton e Harris. Siamo convinti che Roberts e Mccoy meritino di meglio, anche se i piloti stessi spesso ci hanno messo del loro; sulla ZX1R il collaudatore si è spesso messo dietro il caposquadra e sulla GSVR Kenny Junior ha sofferto un giovanissimo Hopkins. Anche per questi due colossi la figuraccia è amplificata dalla dimostrazione di forza della ducati e l’unica via possibile sembra quella di azzerare i progetti e ripartire da capo. L’unico dubbio è che lo scorso anno erano più avanti perché qualche vecchia due tempi si riusciva ancora a mettere dietro.
Che siano la Fenice del prossimo anno?

Proton e Harris n.g.: qualcuno deve pur fare l’ultimo non credete? Sembra che questo nuovo mondiale non offra più gli ultimi posti dello schieramento ai privati e così si trovano due costruttori ad occuparli, un po’ come la minardi in F1 che sembra sia tenuta in vita per riempire delle posizioni che per team blasonati sarebbero scomode. Roberts Senior ha provato a seguire la strada honda servendosi di John Barnard per realizzare il suo 5 cilindri che ogni tanto andava a 4 ogni tanto a 3. Nonostante le prestazioni carenti l’affidabilità è spesso venuta a mancare. Per quanto riguarda Harris ha costruito una moto dichiarando chiaramente che il motore era derivato da una moto di serie, quando questo era vietato dal regolamento. La prossima volta prima di lanciarsi nel progetto si studino i regolamenti o almeno le regole principali. Sulla vicenda la dorna avrebbe anche potuto chiudere un occhio tanto non avrebbero fatto male ad una mosca.
Ultimi!

Ci vediamo a Welkom il 18 aprile prossimo
Ed il Polso


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