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Sachsenring

Quest'anno la gara tedesca ci ha regalato più emozioni del solito, a dispetto di un circuito che non è proprio il più divertente del mondiale; le curve da sorpassi sono poche anche se non è mancato qualche bel numero ma soprattutto belle soddisfazioni per il motociclismo italiano.
Una 125 combattutissima, con Perugini, Stoner, De Angelis e il solito volpone Pedrosa a marcare stretto gli avversari. I sorpassi non sono mancati e il nostro alfiere di Sutri si è lanciato nella sua specialità: gli attacchi folli… la sua moto infatti da inizio anno sembra avere qualcosina in meno a livello di motore rispetto alle altre Aprilia mentre Pedrosa è l'unico uomo Honda a restare sempre al vertice. Il commento alla gara brioso e divertente, grazie all'arrivo in cabina di commento di un certo Dottor Rossi, il quale alla fine ha mostrato il primo errore della giornata, ma si sa che al microfono non è mai stato un campionissimo; infatti non è comprensibile come abbia potuto giudicare Perugini colpevole della caduta di Pedrosa a Donington.
Beh comunque tra un sorpasso e l'altro Perugio è stato bravo a tenere la prima posizione per tutto l'ultimo giro cosa molto difficile in una classe così combattuta.
De Angelis prova a passare Rolling Stoner all'ultima curva ma in quella curva non si passa… ha una sola traiettoria e se la cambi esci troppo lento. Così sul podio vanno Perugini, Stoner e De Angelis con Pedrosa un po' lontano dai giochi.
Nella 250 altra affermazione italiana. Finalmente Rolfo coglie un meritato successo nonostante la sua honda fosse inferiore alle aprilia ufficiali di De Puniet e Nieto. Bravissimo grande Roby! Ha corso con il cuore come fa sempre soprattutto nei finali tipo Jerez dove aveva passato Elias all'esterno. Già ed Elias? Il bravo giovane spagnolo è rimasto sempre nelle retrovie senza mai brillare, accompagnato da un Poggiali che dopo le prime grandi prestazioni di inizio stagione mostra il suo lato debole… le cadute. Ultimamente pur continuando ad andare davvero forte mostra qualche limite nella concretezza. Però tutto passa in secondo piano davanti ad un Roberto davvero stratosferico che ha saputo tenere testa a De Puniet e Nieto, nonostante qualche imbarcata di troppo… ma era la sua giornata e nessuno poteva toglierli la prima meritata strasudata vittoria che gli darà un po' più di convinzione nei suoi mezzi, cosa che non guasta mai! Lo spagnolo ci ha provato a prenderlo nell'ultimo giro ma una sbandata da cui si è salvato per miracolo lo ha tenuto a debita distanza dall'attacco.
Forse la gara meno divertente per quanto riguarda i sorpassi in testa è stata la motogp. Rossi una volta tanto imbrocca la partenza e si mette secondo. Biaggi che partiva dalla pole sbaglia partenza e finisce nella bagarre delle retrovie. Gibernau è sempre lì mentre le ducati fanno la solita partenza razzo!
In pochi giri Rossi acquista un vantaggio di un paio di secondi mentre Max arranca nel mucchio. Ma non per molto perché trova il ritmo appena il gruppo si distende e si lancia in un forsennato recupero lanciandosi in sorpassi ad ogni curva, finchè non arriva dietro al campione in carica della SBK. Bayliss è uno tosto e risponde con il coltello tra i denti a tutti gli attacchi come a Welkom aveva fatto con Rossi. Ma dai e dai Max riesce a liberasene ma appena ha la strada libera fa segnare ottimi tempi ma scivola troppo presto per andare a riprendere i primi. Intanto Gibernau partito sornione tra i primi inizia a girare molto forte dopo essersi messo in seconda posizione puntando Rossi come un siluro punta l'obiettivo… tutti giri velocissimi sotto l'1.25 mentre Rossi risponde con 3 o 4 decimi in più… quando mancano una decina di giri Vale fa passare il suo rivale per studiarlo ma soprattutto per non farsi studiare.gli si piazza dietro. La pista tedesca favorisce molto gli inseguimenti tanto è che Rossi stesso ammette che con uno davanti si gira molto più forte. Da l'impressione di non volerlo passare in fondo alla staccata dove con il riferimento del pilota che lo precede è facile ritardare la frenata. Così aspetta l'ultimo giro; esce più veloce dalla curva che immette sul rettilineo più e con un sorpasso mozzafiato sulla riga bianca che delimita l'asfalto passa al comando; ma Gibernau non molla gli resta dietro. Mancano poche curve e nell'ultima il secondo errore della giornata di Vale. Per paura che Sete lo attacchi nell'ultima curva entra strettissimo, sbanda anche un po', ma come dicevamo prima lì esiste una sola traiettoria e così esce largo deve chiudere e il pilota del team Gresini con una linea più favorevole esce più veloce e lo brucia sul traguardo. Ahi ahi ahi Vale questa volta l'hai fatta grossa. A fine gara infatti è imbufalito ma ce l'ha solo con se stesso, senza addure colpe alla moto o al fato. Sete ha vinto un'altra gara e dimostra ancora di non essere il fermone raccomandato che tutti dicevano!
E ora pausa fino a Brno! Ci vediamo ad Agosto
Ciao amicici


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