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Cronaca di un ritorno
by Pheld

Il suono ovattato della città che piano piano si sveglia mi strappa dalle braccia di morfeo. Sono le 7:45 di sabato mattina. Sono troppo emozionato per dormire fino all’ora della sveglia. Mi alzo mi infilo sotto la doccia in modo da non occupare il bagno quando gli altri si sveglieranno. Già gli altri…Ed il polso, il padrone di casa e Ricu che ieri ci ha raggiunti a Torino per festeggiare il compleanno del gabber. Tutto questo parapiglia perche di lì a poco abbiamo appuntamento con gabber per andare a Lombardore. La pace e la tranquillità durano poco perché quella macchietta di ricu non riesce a stare senza sparare minchiate…se poi ha a tiro il suo bersaglio preferito ( Ed il pollo) beh…potete immaginare cosa non possa combinare! Esco ancora intontito dalla doccia e trovo Ed e Ricu che sfogliano riviste e depliants di scarichi,sospensioni, e quant’altro possa essere smontato da una moto. Dopo una rapida occhiata alla dispensa di Ed decidiamo che forse è meglio andare a fare colazione al bar di sotto, dove con cortesia tutta piemontese portano l’acqua solo ad Ed (gioca in casa). Chissà, forse io e ricu non ispiriamo simpatia. Sono preso da mille pensieri, il mio stato d’animo è indescrivibile, quasi mi vergogno di provare un’eccitazione così infantile, ma è più forte di me, non riesco a non pensare al fatto che una giornata di moto non mi accadeva da 5 anni. L’ arrivo di Gabber mi ridesta da lontani ricordi, ci infiliamo in macchina (o quel che ne resta) e ci dirigiamo verso casa sua. Si perché lui viene in moto e noi forniamo (con i suoi mezzi) il supporto logistico!!! La verdona ha bisogno di bere (V-power) come pure la clio quindi ci diamo appuntameno all’agip lungo il tragitto. Ci separiamo e ci incamminiamo accompagnati dai sinistri rumori che provengono da un non meglio identificato componente meccanico della clio del Gabber. Lungo la strada veniamo raggiunti da un raggiante Gabberone che con un inequivocabile gesto della mano (o meglio del dito)ci manda a “cagher” E schizza via più veloce della luce. Spesso mi sono interrogato del perché il comportamento di una persona cambi radicalmente quando mette il sederino sulla sella di una moto…mah!!! Ovviamente Ed sceglie il percorso più lungo per arrivare al circuito e mentre si arriva mi fa notare un incoraggiante cartello con su scritto:” Benvenuti a Lombardore città gemellata con CASCA…Brasile”! Cominciamo bene!!! Ovviamente il circuito è attaccato al cimitero ma a noi prodi guerrieri tutto ciò non ci tange. L’atmosfera è strana…un pallido sole inizia a farsi spazio tra la foschia mattutina ed il rombo di due auto che girano in pista stride con la delicatezza dei colori sfumati dalla bruma. Inutile dire che ora non si può più parlare di un mio stato di eccitazione bensì di pura estasi. Quasi non sento più le stronzate che ricu continua a sparare a raffica! Pian piano iniziano ad arivare tutti i partecipanti alla festa e ben presto il gruppo è sufficientemente folto da mettere su un bel casino. Alè è ora di prendere i turni e di fare sul serio…si gira. Non avrei mai pensato di provare tutto quel piacere nel vedere girare in pista quei ragazi, forse mi succedeva perche se non nello spirito, io ero lì con loro in moto. Chi è stato a lungo lontano dalle moto può capire quel che dico! Cronometri alla mano iniziamo a prendere i tempi e la nostra attenzione viene rapita da un’R1 con velleità aeronautiche che fa segnare dei bei temponi…se non sbaglio il miglior passaggio fa segnare un “41 alto”! Anche la pattuglia di staccata si fa valere e ben presto ci ritroviamo tutti a parlare di assetti traiettorie come se fossimo nel paddok della MOTO GP. Oramai mi sono rilassato e mi sento come se avessi smesso di andare in moto solo ieri. Una strana sensazione di vuoto mi attanaglia lo stomaco ma è solo fame. Iniziano i preparativi per la pausa pranzo…io ed il Gabber sfiliamo il tavolinetto da campeggio dal baule della macchina e sprezzanti del pericolo (non è arrugginito…di più) incominciamo ad aprirlo. Il nostro impeto naufraga contro quelle bastarde sedioline che non si riesce proprio a capire come si debba fare per aprirle…meno male che Ringhio viene in mio aiuto se no qualche anno di analisi non me lo levava nessuno! In men che non si dica, una quantità inimmaginabile di cibo viene riversata sul tavolino che trabocca ormai opulenza da tutte le parti…il re della giornata (in quanto a cibo …ma anche in pista…) è stato eletto all’unanimità luca79…ha vinto a mani basse presentandosi con un enorme forma di gorgonzola ed un salamone gigante su cui ricuzzo si è avventato con la grazia di una poiana affamata!!! Che popolo i motociclisti…sempre pronti alla battuta, allo sfottò ed ad una pacca sulla spalla…se poi il tutto è annaffiato dal lambrusco…(ma aimè non in questo caso) è pure meglio. Ciliegina sulla torta è stato il caffè portato dalla grande accoppiata Ringhio-Doucable…(anche se la prossima volta dovrò farlo analizzare prima di berlo perché la “dolcissima” Ringhio in qualche post me lo ha promesso con la cicuta)! Nel dopopranzo si è assistito ad un trattato sulle sospensioni da parte di Ed e Ricu i quali per dimostrazione hanno “sequestrato” la moto di Ronni stravolgendone l’assetto…ma il sole inizia a scendere ed è ora di scaldare le gomme e via in pista. Dal muretto si tifa per i ragazzi e si constata col cronometro alla mano che quello che sembrava all’occhio è realtà…girano bene tutti ma uno sta andando molto bene…ed infatti Paffff….schraattc…ma ziopork…è volato enzaccio!!! Fortunatamente è illeso ma oramai ha il problema di tornare a casa senza pedana e leva del cambio…ma ovviamente l’inconveniente viene agirato buttando dentro la seconda e via. Devo confessarvi che in questa occasione ho vissuto dal di fuori l’esperienza della caduta e dei soccorsi…mi immagino la sensazione di enzaccio che ancora stordito si è visto piombare addosso noi…balie motociclistiche. Me la immagino perché è un’esperienza alla quale non mi sono di certo sottratto quando ero un motociclista praticante! Tra una cosa e l’altra si sbaracca…si aiuta a caricare le moto sui carrelli, ci si saluta e si torna a casa. Per quanto mi riguarda si torna a casa veramente perché l’indomani mattina ho il treno che mi riporterà nei luoghi d’origine…con una nuova esperienza , con uno strano sorriso sulle labbra, con un sorriso nel cuore che oramai mancava da troppo tempo…sono tornato ragazzi e non me ne vado più!!!
Pheld

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